La BIKEnjoy – Valle Camonica si rinnova proponendo due percorsi, Classic e Marathon con tante novità. Eliminati i muri del lago di Lova ed inserita una nuova variante sui Monti di Cerveno. Torna il passaggio al Rifugio San Fermo, toccando quasi i 2000 mt di altitudine. 

La BIKEnjoy – Valle Camonica si rinnova proponendo due percorsi, Classic e Marathon con tante novità. Eliminati i muri del lago di Lova ed inserita una nuova variante sui Monti di Cerveno. Torna il passaggio al Rifugio San Fermo, toccando quasi i 2000 mt di altitudine.

La BIKEnjoy – Valle Camonica si rinnova proponendo due percorsi, Classic e Marathon con tante novità. Eliminati i muri del lago di Lova ed inserita una nuova variante sui Monti di Cerveno. Torna il passaggio al Rifugio San Fermo, toccando quasi i 2000 mt di altitudine.

I PERCORSI

PERCORSO CLASSIC

Nella nuova edizione della Valle Camonica BIKEnjoy 2023, entrambi i percorsi partiranno dalla caratteristica piazza di Borno, Altopiano del Sole.

L’opportunità di inserire il percorso lungo ha permesso agli organizzatori di rivedere completamente il percorso Classic e, rispetto agli anni passati, le modifiche sono tante ed importanti, decisamente mirate a rendere il tracciato più “umano” e lo sarà per davvero:

  • riduzione del chilometraggio: rispetto ai 49 km dello scorso anno, si scende a 39 km. Grazie alla partenza dalla piazza viene evitato il tratto iniziale della Val Sorda e la discesa nel pistino di Enduro che qualche problema lo ha creato
  • riduzione del dislivello: si passa dai precedenti 2000 mt, ai 1550 mt complessivi. Senza dubbio non sarà una passeggiata, ma altrettanto senza dubbio le difficoltà altimetriche vengono drasticamente ridotte
  • eliminazione dei “muri del pianto”: tutti i muri definiti “terribili” vengono eliminati. Via i muri sotto il lago di Lova, via la famosa cementata del lago di LOVA (rimane solo nel marathon); una nuova ed inedita salita porterà gli atleti ai 1550 mt del Colle Mignonesenza passare da lago di Lova, ma lo si vedrà molto bene dall’alto.Per non ingannare nessuno: il dislivello rimane, non viene spianato, qualche salita dura rimane, ma il tracciato nel complesso sarà più pedalabile  
  • inserimento di nuovi single track: sarà totalmente rivista la discesa dai monti di Cerveno con un nuovo tratto molto divertente per evitare l’attraversamento ripetuto della strada asfaltata
 

PERCORSO MARATHON

 

Il percorso Marathon sarà un percorso impegnativo da 64 km e 2700 mt di dislivello; il percorso che vedrà la partecipazione dei più forti atleti Elite, oltre al nocciolo duro degli amatori più preparati. 

La prima parte di 37 Km sarà identica al Classic, la deviazione è posta ad Ossimo Superiore dove gli atleti, anziché proseguire verso l’arrivo riprendo la salita verso il monte Mignone che solo per 1,5 km sarà uguale al precedente passaggio, per poi dirigersi verso il Lago di Lova ed affrontare la famosa cementata, prima di scollinare per la seconda volta a Colle Mignone (ma da una strada diversa) dove sarà posto anche il ristoro. 

Da qui inizia il tratto che porterà ai 1800 mt del rifugio San Fermo, 3 km non particolarmente duri ma estremamente panoramici, affacciati a strapiombo sul paese di Borno. Superato il rifugio è il momento di affrontare il passaggio forse più suggestivo dell’intero tracciato: il famoso Sentiero del Costone. Circa 3 km appena sotto i 2.000 mt di altitudine, completamente esposti fuori bosco e con un panorama unico su tutto l’Altopiano del Sole e sulle numerose montagne vicine, tra cui il gruppo della Presolana. 

Il marathon termina con la lunga e divertente discesa nel Bosco del Giovetto, prima di giungere a Borno (circa 10/12 km di discesa) attraverso un mix strade e stradine con alcuni guadi del torrente Trobiolo. 

Consorzio Forestale – Lago di Lova – Mignone (km 12 – km 20)

Senza dubbio è la parte più ostica di tutta la gara: salite dure e lunghe che metteranno a dura prova la resistenza fisica e mentale degli atleti. Si inizia a salire per un paio di km fino alla località di Avendone, una località molto panoramica sopra Borno; si scende poi il giusto tempo per riprendere fiato, prima di iniziare l’ascesa che porta al Lago di Lova. Dalla località Navertino, una mulattiera a tratti molto impegnativa (pendenze anche del 27%) con fondo compatto, porterà gli atleti ai 1300 metri della diga Edison del lago di Lova, dove mentre le gambe grideranno vendetta, la vista ripagherà del gran sforzo fatto. Ma non è finita, gli ultimi 1500 mt sono quelli della famosa Cementata di Lova, il tratto più duro del tracciato, ma manca poco allo scollinamento del colle Mignone a 1550 mt slm.

Colle Mignone – Lozio Sommaprada (km 20 – km 27 )

Il 60% della fatica è fatta ed è giunto ora il momento di divertirsi e godersi i panorami. Un veloce e comoda discesa porta a Malga Onder dalla quale, si entra nel nuovo tratto di percorso, un pianoro di 2 km, con qualche su e giù, estremamente panoramico su tutta la valle di Lozio, fino alle Valli Piane, dove inizia la seconda nuova discesa. Un single track naturale in mezzo al bosco, a tratti fluido e veloce, a tratti spigoloso e lento dove fare molta attenzione o scendere a piedi. Gli ultimi km della discesa sono veloci su mulattiera che portano dritti nel cuore del centro abitato di Villa. Da qui si affronta la Strada della Sella, un trail dove pedalare forte e veloce (o tranquilli per prendere fiato) molto divertente che termina a Sommaprada, un paesino incantevole che sovrasta la Valle di Lozio.

Lozio Sommaprada – Monti di Cerveno – Lozio SP 42 (km 28 – km 37)

Dal paesino, prima in asfalto e poi su strada sterrata inizia la salita, tutta pedalabile fino ai monti di Cerveno, solo un piccolo asperità all’inizio ed il dente finale faranno stringere i denti. Una zona dell’Altopiano del Sole molto affascinante e se il meteo lo permette, ai tre quarti di salita è possibile vedere sullo sfondo il Lago di Iseo, uno spettacolo unico. 

Giunti in cima ai Monti di Cerveno, svolta a destra, la strada spiana per qualche centinaio di metri in mezzo alle baite, prima di affrontare una divertente discesa in single track, in mezzo al bosco, che porta sul sentiero della ”resistenza”. Un tratto di strada sempre in veloce discesa, ci porterà nel centro abitato di Laveno, non prima di aver visto la “vecchia cava” e la panchina gigante che si affaccia sulla Valle di Lozio, regalando un panorama davvero unico. Dal centro abitato, ora si scende per tre km attraverso vecchie mulattiere nei campi, veloce, fluido senza difficoltà, fino ad arrivare al punto più basso di tutta la gara.

Lozio SP42 – Ossimo – Borno arrivo (km 37 – km 48)

Se negli ultimi 10 km ci si è “riposati”, ora è il momento dell’ultimo sforzo. Una parte di gara ostica, anche per la stanchezza che inizia a farsi sentire. È  la parte di gara dove spesso ci si gioca le posizioni di classifica. In poco più di 10 km si passa dai 770 mt slm ai 900 di Borno, apparentemente il dislivello è poco, ma vuoi per il fondo a tratti molto sassoso, vuoi per qualche pendenza significa, sembra non arrivare mai. Dopo circa 4 km di salita lenta si arriva a Pat di Ossimo, dove un sentiero attraversa il parco delle Anvoia con le incisioni rupestri. ancora qualche bel single track nel bosco prima di giungere nel centro abitato di Ossimo Superiore, ormai è fatta, una strada bianca con veduta sull’arrivo di Borno, prima di affrontare gli ultimi 500 mt (ancora in salita) verso il traguardo nella piazza di Borno. 

DOMANDE FREQUENTI

Sì. In caso di meteo particolarmente avverso sono previste variazioni sul percorso che riducono la distanza ed il dislivello. 

In caso di annullamento della manifestazione per cause di forza maggiore, non è previsto il rimborso della quota di iscrizione, che sarà ritenuta valida per l’edizione successiva.

Sì, è possibile richiedere la sostituzione gratuita di un partecipante iscritto entro il 30 giugno 2021.

Questo servizio è In fase di definizione, in funzione delle normative Covid.